domenica 9 aprile 2017

Vuoi non avere un Leslie?

Così ci dice un giorno un amico collezionista.
E certo diciamo noi, é in buono stato?
Per girare gira, ci dice, ma dategli una restaurata, se andate a prenderlo nel negozio dove l'ho comprato e ve lo portate in laboratorio mi dite poi cosa fare.

Ok, andiamo, carichiamo e portiamo in laboratorio il glorioso Leslie Model 16, uguale uguale al Vibratone della Fender.
Ma non è uguale.
Iniziamo bene.
Il leslie Model 16 o Vibratone
era una cassa passiva, aveva solo l'altoparlante con il motore che faceva ruotare una chiocciola davanti alla fonte sonora, che usciva così sui tre lati.

L'amplificazione era esterna, esisteva un cavo di collegamento con un crossover per evitare di mandare troppe basse frequenze al cono.


Ed invece noi lo abbiamo...amplificato.
Ecco. Iniziamo una ricerca su internet. Il modello amplificato non esiste. E' però evidente che non è una modifica successiva, è uscito di fabbrica proprio cosí.
Smontiamo. Elettronica di produzione italiana, si vede dai componenti, in buona parte originali. Sui condensatori di anodica c'è scritto Microfarad SEKERA Bologna.


Le ricerche non portano a nulla. Sulla rete, scrivendo nei forum dedicati ci dicono che NON E' MAI esistito il Modello 16 amplificato. Sempre meglio. La cosa si fa interessante perchè non è per ripararlo, l'elettronica è solo da ritoccare ma funziona, è una questione di principio.
Scopriamo poi che ci sono due tipi di targhette posteriori.
La nostra riporta "Assembled under licence" e la tensione di 220 V, quelle americane scrivono " Made in USA by" e la tensione di 117 V.
E' evidente che veniva costruito in Italia ( Considerata all'epoca come la Cina oggi, costi ridicoli e mano d'opera a basso costo): ma da chi?
sembrerebbe dallo stile un Montarbo, ma anche un Davoli. Sta di fatto che non esiste nessuna notizia a riguardo.
Infine scoviamo su Mercatino Musicale una persona che ne vende uno uguale, dichiarando che è originale e costruito in California; gli inviamo le nostre foto, che confronta con il suo e lo ritiene uguale, ma continua a sostenere la tesi California. Chissà perché.
troviamo poi una traccia di un modello venduto in Germania, ma sempre con elettronica italiana.

Insomma, abbiamo aggiunto il pedale che ferma il rotore e controlla la velocità, anche quello non rintracciabile perché il pedale Model 16 non fermava il rotore ma apriva il collegamento all'altoparlante, abbiamo controllato la bontà dell'amplificazione, aggiunto la terra e riportato al proprietario.
Ci rimane però questo dubbio.. chi lo costruiva? E solo per il mercato europeo? E perché solo per il mercato europeo?

Uff....


Nessun commento:

Posta un commento

Little Big Muff: apriamo e scopriamo le differenze.

E' giunta l'ora di aprire le due stompbox per verificare quali son le differenze circuitali che le differenziano così tanto nel suon...