martedì 11 luglio 2017

Fender Hot Rod da buttare via: Eh no! Degli amplificatori a valvole non si getta mai niente!

Scorrendo Facebook ci imbattiamo in un post di un ragazzo che conosciamo che si strugge per il suo Fender Hot Rod artigianalmente trasformato in testata; dopo anni di onorato servizio ha ceduto ed ora non funziona più.
Una prima analisi fatta  incolpa i microrelè che si occupano della commutazione fra clean e drive, e per questo pare che sia da buttare via. I relé sono introvabili e difficilissimi da reperire.

Personalmente sappiamo che l"Hot Rod è un "mulo" al quale dare in pasto solo valvole e per questo, prima di buttarlo chiediamo di vederlo.



Lo portiamo in laboratorio e questo è quello che succede:


Una commutazione casuale dei relè, che crea un suono orribile.
La cosa particolare è che la commutazione avviene su segnali impulsivi. Se non si suona nulla la commutazione non è presente.

A nostro avviso è un problema di alimentazione; quando c'è richiesta di corrente, qualcosa ne blocca l'erogazione. Apriamo...ed il problema è subito evidente.


Il condensatore da 47 uF è completamente esaurito, gli altri ancora no ma sono sulla buona strada.
Li cambiamo con degli ottimi Fisher&Tausche.



Purtroppo quelli stock della Fender sono veramente di bassa qualità, abbiamo trovato lo stesso problema in molti altri amplificatori; cambiamo un circuito integrato deputato al riverbero, probabilmente saltato con i picchi di alimentazione ed il Fender Hot Rod è tornato in gran forma con gran gioia del proprietario!

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