mercoledì 19 luglio 2017

La bizzarra Stratocaster: Ecco una CooderCaster!

Ebbene si, di Stratocaster ne abbiamo vista qualcuna, diverse vintage, diverse moderne, ma quando un amico ha aperto la custodia di quella che ci ha portato a settare abbiamo detto: " Si! La Strato più strana mai vista!"


Ci viene detto che é una COODERCASTER, una copia di una delle tante chitarre di Ry Cooder, adattata con vari pezzi per l'uso dello slide.


Guardiamola bene da vicino. Il pickup al ponte é un Valco-style lap steel pickup, montato su una piastra enorme, per la quale é stato tagliato il battipenna.







Al manico abbiamo invece un Teisco Gold Foil anni '60.

Completa il tutto un selettore a tre posizioni Grigsby, manopole in metallo e corde lisce, per uno slide perfetto.
Abbiamo rivisto l'action, sistemato qualche corda che suonava di più delle altre ed ora tornerà nelle mani del proprietario.

E' stato un piacere, Coodercaster!


martedì 11 luglio 2017

Fender Hot Rod da buttare via: Eh no! Degli amplificatori a valvole non si getta mai niente!

Scorrendo Facebook ci imbattiamo in un post di un ragazzo che conosciamo che si strugge per il suo Fender Hot Rod artigianalmente trasformato in testata; dopo anni di onorato servizio ha ceduto ed ora non funziona più.
Una prima analisi fatta  incolpa i microrelè che si occupano della commutazione fra clean e drive, e per questo pare che sia da buttare via. I relé sono introvabili e difficilissimi da reperire.

Personalmente sappiamo che l"Hot Rod è un "mulo" al quale dare in pasto solo valvole e per questo, prima di buttarlo chiediamo di vederlo.



Lo portiamo in laboratorio e questo è quello che succede:


Una commutazione casuale dei relè, che crea un suono orribile.
La cosa particolare è che la commutazione avviene su segnali impulsivi. Se non si suona nulla la commutazione non è presente.

A nostro avviso è un problema di alimentazione; quando c'è richiesta di corrente, qualcosa ne blocca l'erogazione. Apriamo...ed il problema è subito evidente.


Il condensatore da 47 uF è completamente esaurito, gli altri ancora no ma sono sulla buona strada.
Li cambiamo con degli ottimi Fisher&Tausche.



Purtroppo quelli stock della Fender sono veramente di bassa qualità, abbiamo trovato lo stesso problema in molti altri amplificatori; cambiamo un circuito integrato deputato al riverbero, probabilmente saltato con i picchi di alimentazione ed il Fender Hot Rod è tornato in gran forma con gran gioia del proprietario!

mercoledì 5 luglio 2017

Il Super Champ e le valvole color ciliegia: sembrava un difetto semplice, invece....

Ci portano questo pregevolissimo amplificatore Fender, una costruzione magari un po' caotica ma pur sempre valvole e point to point; ha un forte ronzio e una delle valvole finali diventa color ciliegia.

Innanzi tutto selezioniamo la tensione di rete di 240 V, mentre era settato su 220 V. Non sembra, ma con la tensione di rete a 230 V sulle valvole finali ci sono 420 V invece di 400, e per condensatori vecchi di 40 anni non è una passeggiata.

Aprendo e lavorando ci rendiamo conto le le due 6V6 finali scaldano tantissimo, tanto che a 10 centimetri di distanza sentiamo un fortissimo calore.


A questo punto la diagnosi è abbastanza semplice: l'amplificatore suona, ma ci sarà un problema di bias sulle finali; certo, ma il bias su questi amplificatori è fisso, quindi che si regola?
Mettiamo una resistenza da 1 ohm sul catodo e leggiamo... 55 mA!

Dovrebbe essere intorno ai 30 mA... Ora cerchiamo di capire.
Sulla rete del bias, alle valvole ci dovrebbero essere -33 V... e noi ne abbiamo -18. Facendo due conti con questo valore vengono fuori 55 mA.

Analizziamo la rete del bias e troviamo un condensatore che in effetti...


Da 70 uF che doveva essere ne ha appena 2. Cambiamo con un 68 uF e la rete del bias diventa -33V... e la corrente di bias diventa 30 mA.
Ronzio sparito, valvole con temperature accettabili, miglioramento dinamico ed anche questa volta si suona ancora.

Little Big Muff: apriamo e scopriamo le differenze.

E' giunta l'ora di aprire le due stompbox per verificare quali son le differenze circuitali che le differenziano così tanto nel suon...